Nei boschi, nelle località turistiche, sulle piste ciclabili e negli alberghi di tutto il Trentino ci sarà, a partire dalla prossima stagione estiva, un’inedita figura professionale: l’accompagnatore di territorio.
Si tratta, come la definisce la legge nazionale, di una guida di mezza montagna, formata dalla Provincia Autonoma di Trento a seguito della rilettura proprio della legge italiana, che prevede questo nuovo modo di vivere e promuovere una terra.
Gli accompagnatori di territorio vogliono infatti incoraggiare un originale modo di fare vacanza, caratterizzato da tempi più dilatati e approcci alternativi al territorio trentino, per fare in modo che il turismo di massa diventi un turismo dei dettagli.
L’accompagnatore di territorio proporrà percorsi turistici alternativi, accompagnerà le persone nella natura, nei boschi per vedere, passeggiare, fare sport ma non solo. L’obiettivo dell’accompagnatore di territorio sarà infatti quello di far comprendere anche la zona visitata dal punto di vista antropologico, botanico, etnografico, attraverso il sapere proprio di ogni singolo accompagnatore, migliorato e specializzato grazie alla formazione guidata dalla Provincia. Ci saranno infatti anche itinerari tematici: geologici, storici e alla scoperta della flora trentina.
Proprio per questo motivo i 50 accompagnatori di territorio che oggi esistono in Trentino sono tutti diversi sia di età (ci sono infatti giovani ma anche neo-pensionati) che, soprattutto, per estrazione culturale: ci sono biologi, sociologi, appassionati di montagna, laureati in scienze naturali, medici…cosicché ognuno di loro possa dare il suo personale contributo al progetto. In comune hanno però certamente tutti un grande amore per il luogo in cui vivono e un senso di valorizzazione del territorio.
I 50 accompagnatori trentini, diplomatisi nel novembre scorso, sono ora riuniti in un’associazione che sta promuovendo, insieme ovviamente con
Il presidente dell’associazione è lo scultore e scrittore della Val Rendena Nicola Cozzio, alla vice-presidenza, invece, una giovane donna, Francesca Zeni, di Pergine che, orgogliosa, ha affermato: “Sono molto contenta di poter dire che la partecipazione femminile è molto alta: il direttivo è composto da sette persone, quattro delle quali sono donne. Sono anche molto contenta – ha continuato la vicepresidente – visto che sono di Pergine, di contare ben undici accompagnatori di territorio originari della Valsugana”.
L’associazione inoltre vuole essere un vero e proprio punto di riferimento per tutti questi nuovi professionisti: anche i diplomandi del secondo corso organizzato dalla Provincia sono infatti invitati a prendere parte attiva nella federazione.
Per ora questo è per tutti solo un secondo lavoro ma qualcuno spera di trovare un’occupazione a tempo pieno: “La figura professionale è ancora in via di caratterizzazione – ha detto Francesca Zeni – ma ciò che ci fa ben sperare è che