mercoledì 15 aprile 2009

Accompagnatori di Trentino...


Nei boschi, nelle località turistiche, sulle piste ciclabili e negli alberghi di tutto il Trentino ci sarà, a partire dalla prossima stagione estiva, un’inedita figura professionale: l’accompagnatore di territorio.

Si tratta, come la definisce la legge nazionale, di una guida di mezza montagna, formata dalla Provincia Autonoma di Trento a seguito della rilettura proprio della legge italiana, che prevede questo nuovo modo di vivere e promuovere una terra.

Gli accompagnatori di territorio vogliono infatti incoraggiare un originale modo di fare vacanza, caratterizzato da tempi più dilatati e approcci alternativi al territorio trentino, per fare in modo che il turismo di massa diventi un turismo dei dettagli.

L’accompagnatore di territorio proporrà percorsi turistici alternativi, accompagnerà le persone nella natura, nei boschi per vedere, passeggiare, fare sport ma non solo. L’obiettivo dell’accompagnatore di territorio sarà infatti quello di far comprendere anche la zona visitata dal punto di vista antropologico, botanico, etnografico, attraverso il sapere proprio di ogni singolo accompagnatore, migliorato e specializzato grazie alla formazione guidata dalla Provincia. Ci saranno infatti anche itinerari tematici: geologici, storici e alla scoperta della flora trentina.

Proprio per questo motivo i 50 accompagnatori di territorio che oggi esistono in Trentino sono tutti diversi sia di età (ci sono infatti giovani ma anche neo-pensionati) che, soprattutto, per estrazione culturale: ci sono biologi, sociologi, appassionati di montagna, laureati in scienze naturali, medici…cosicché ognuno di loro possa dare il suo personale contributo al progetto. In comune hanno però certamente tutti un grande amore per il luogo in cui vivono e un senso di valorizzazione del territorio.

I 50 accompagnatori trentini, diplomatisi nel novembre scorso, sono ora riuniti in un’associazione che sta promuovendo, insieme ovviamente con la PAT, questa nuova professionalità nelle varie aziende di promozione turistica, negli hotel, nei centri estivi. Per far sì che questo avvenga nella maniera più capillare possibile si sono organizzati in sette gruppi rappresentanti i sette grandi comprensori turistici del Trentino, ognuno dei quali con un delegato rappresentante che si occupa dei contatti.

Il presidente dell’associazione è lo scultore e scrittore della Val Rendena Nicola Cozzio, alla vice-presidenza, invece, una giovane donna, Francesca Zeni, di Pergine che, orgogliosa, ha affermato: “Sono molto contenta di poter dire che la partecipazione femminile è molto alta: il direttivo è composto da sette persone, quattro delle quali sono donne. Sono anche molto contenta – ha continuato la vicepresidente – visto che sono di Pergine, di contare ben undici accompagnatori di territorio originari della Valsugana”.

L’associazione inoltre vuole essere un vero e proprio punto di riferimento per tutti questi nuovi professionisti: anche i diplomandi del secondo corso organizzato dalla Provincia sono infatti invitati a prendere parte attiva nella federazione.

Per ora questo è per tutti solo un secondo lavoro ma qualcuno spera di trovare un’occupazione a tempo pieno: “La figura professionale è ancora in via di caratterizzazione – ha detto Francesca Zeni – ma ciò che ci fa ben sperare è che la Provincia sta investendo sugli accompagnatori di territorio. Questa potrebbe infatti essere una professione a tempo pieno. Secondo la legge – ha continuato a spiegare – la cosiddetta guida di mezza montagna può operare su percorsi in cui non è necessario l’utilizzo delle mani e del materiale alpinistico, ad altitudini al di sotto dei 1800 metri e dove non c’è presenza di neve. Quindi sarebbe possibile anche studiare itinerari invernali. Ora però – aggiunge Francesca Zeni – ci stiamo concentrando su percorsi estivi che siano anche sostenibili dal punto di vista ambientale. Ci si muoverà per lo più a piedi o in bicicletta e, se necessario, si utilizzeranno i mezzi pubblici. Cercheremo di valorizzare gli spostamenti attraverso il racconto di storie e leggende, attraverso la comprensione dello spazio che si percorre. Si farà educazione ambientale – conclude la vice-presidente dell’Associazione Accompagnatori di Territorio del Trentino – unita alla comprensione dell’equilibrio uomo-natura per un turismo attento alle piccole cose”.