Oggi leggo: ancora una volta un senzatetto preso di mira.
IMMIGRATO SENZATETTO PICCHIATO E BRUCIATO. CONFESSANO TRE RAGAZZI, UNO HA 16 ANNI
di Carlo Bonini
I carabinieri hanno individuato i responsabili dell'aggressione e del tentato omicidio di un extracomunitario avvenuto nella notte a Nettuno, alle porte di Roma. Sono tre ragazzi: i due più grandi hanno 29 e 19 anni e risiedono nella cittadina, il più piccolo ne ha 16 e vive ad Ardea. I tre hanno confessato il barbaro gesto. Dopo una notte di sballi, di alcol e droga, hanno avuto l'idea al distributore di benzina. Si sono procurati una tanica e sono andati in giro "alla ricerca di un barbone". Ora sono accusati di di tentato omicidio in concorso.
Alla domanda se sia confermata o meno la matrice razziale dell'aggressione e del tentato omicidio il comandante del Nucleo provinciale del Carabinieri di Roma, Vittorio Tommasone, dice: "Al momento l'unica cosa che posso dire è che ci troviamo di fronte a un gesto di stupidità assoluta. Non capire lo sfondo dietro questo atroce episodio sarebbe come non vedere ciò che succede attorno ai nostri giovani. L'uso smodato di droghe ed alcol a cui si sottopongono condiziona il loro comportamento".
I tre ragazzi hanno spiegato di aver aggredito l'uomo in uno stato alterato da alcol e hashish e che nel loro gesto non ci sarebbero stati motivi razziali. I tre, durante l'interrogatorio, hanno detto di aver voluto compiere un "gesto eclatante per provare una forte emozione". "Cercavamo uno che dorme in strada, non per forza un romeno o un nero". Cercavano un debole.
Il fatto. Il minorenne ed i suoi amici, incensurati, e con famiglie di lavoratori alle spalle, tornando a casa la scorsa notte sono passati davanti alla stazione di Nettuno. Qui, secondo la ricostruzione dei carabinieri, hanno insultato e aggredito il senzatetto che dormiva nell'atrio. Poi si sono allontanati e mentre erano al distributore hanno avuto l'idea di fare "uno scherzo al barbone", così come loro stessi hanno detto agli investigatori. Tornati nella stazione hanno dato fuoco all'immigrato: non riuscendo più a spegnere le fiamme, sono scappati.
IMMIGRATO SENZATETTO PICCHIATO E BRUCIATO. CONFESSANO TRE RAGAZZI, UNO HA 16 ANNI
di Carlo Bonini
I carabinieri hanno individuato i responsabili dell'aggressione e del tentato omicidio di un extracomunitario avvenuto nella notte a Nettuno, alle porte di Roma. Sono tre ragazzi: i due più grandi hanno 29 e 19 anni e risiedono nella cittadina, il più piccolo ne ha 16 e vive ad Ardea. I tre hanno confessato il barbaro gesto. Dopo una notte di sballi, di alcol e droga, hanno avuto l'idea al distributore di benzina. Si sono procurati una tanica e sono andati in giro "alla ricerca di un barbone". Ora sono accusati di di tentato omicidio in concorso.
Alla domanda se sia confermata o meno la matrice razziale dell'aggressione e del tentato omicidio il comandante del Nucleo provinciale del Carabinieri di Roma, Vittorio Tommasone, dice: "Al momento l'unica cosa che posso dire è che ci troviamo di fronte a un gesto di stupidità assoluta. Non capire lo sfondo dietro questo atroce episodio sarebbe come non vedere ciò che succede attorno ai nostri giovani. L'uso smodato di droghe ed alcol a cui si sottopongono condiziona il loro comportamento".
I tre ragazzi hanno spiegato di aver aggredito l'uomo in uno stato alterato da alcol e hashish e che nel loro gesto non ci sarebbero stati motivi razziali. I tre, durante l'interrogatorio, hanno detto di aver voluto compiere un "gesto eclatante per provare una forte emozione". "Cercavamo uno che dorme in strada, non per forza un romeno o un nero". Cercavano un debole.
Il fatto. Il minorenne ed i suoi amici, incensurati, e con famiglie di lavoratori alle spalle, tornando a casa la scorsa notte sono passati davanti alla stazione di Nettuno. Qui, secondo la ricostruzione dei carabinieri, hanno insultato e aggredito il senzatetto che dormiva nell'atrio. Poi si sono allontanati e mentre erano al distributore hanno avuto l'idea di fare "uno scherzo al barbone", così come loro stessi hanno detto agli investigatori. Tornati nella stazione hanno dato fuoco all'immigrato: non riuscendo più a spegnere le fiamme, sono scappati.
La vittima. I carabinieri hanno trovato l'indiano ancora con gli abiti avvolti dal fuoco, le gambe già completamente ustionate. Navte Singh, 35
anni, sikh, dormiva lì ormai da molte notti. Aveva perso il lavoro di muratore e non aveva più soldi.
L'uomo è riuscito a dire pochissime parole poi ha perso i sensi per il dolore. Ha ustioni di terzo grado sul 40% del corpo, agli arti inferiori, alle mani, a parte dell'addome e al collo. "Non è in pericolo di vita ma la prognosi rimane riservata", dice il primario del Centro ustioni del Sant'Eugenio di Roma, Paolo Palombo.
da Repubblica.it, 1 febbraio 2009
Ieri ho fatto: qualche risposta a qualche domanda su chi "sceglie" la vita per strada.
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