lunedì 19 gennaio 2009

DTT, una nuova possibilità


La Provincia Autonoma di Trento è stata scelta su base nazionale per la sperimentazione del DTT, la tecnologia televisiva digitale terrestre.
Il digitale terrestre è un sistema di diffusione del segnale televisivo in formato digitale che offre numerosi vantaggi tra cui il miglioramento della qualità visiva (ad alta definizione), un aumento dei servizi della televisione, una maggiore interattività, l'aumento dei canali disponibili. Soprattutto quest'ultima caratteristica della tecnologia digitale terrestre può rappresentare per l'Italia un punto di svolta anche in termini di democrazia. Il Bel Paese ha infatti un situazione mediatica piuttosto singolare: un duopolio televisivo che non si è stati in grado di superare fino ad oggi. Tre canali Rai e tre canali Mediaset: un servizio pubblico, dunque, con peculiarità piuttosto diverse dalla Bbc inglese per esempio (il servizio pubblico per eccellenza), e tre canali privati, le reti Mediaset. Sei reti che distanziano in modo molto evidente, in termini di ascolto, gli altri attori del settore.
Ad oggi la situazione la conosciamo tutti. Nessuno, però, pare preoccuparsene come dovrebbe. Il proprietario dei tre canali Mediaset è Silvio Berlusconi. Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi. E anche se dal 1975, quando fu emanata la legge denominata Riforma della Rai che introdusse nuove norme in materia di diffusione televisiva, il controllo delle reti pubbliche non è più di competenza del Governo ma del Parlamento, è evidente la grande influenza del, tra le tante cose, Presidente del Milan, nel mondo dell'informazione e della comunicazione italiana.
Non vorrei dilungarmi troppo sul tanto discusso "conflitto di interessi", quanto più vorrei sottolineare la grande importanza e la grande possibilità che può offrire la nuova tecnologia di diffusione televisiva che, in prospettiva, porterà a quintuplicare l'offerta del medium più diffuso nel nostro Paese (il 98,5% dei cittadini italiani guarda la tv). Questo significherà quindi più pluralismo nell'informazione italiana. E si sa quanto ne abbiamo bisogno.
In Trentino la sperimentazione partirà il 15 febbraio 2009. Inizialmente la transizione dal sistema analogico a quello digitale sarà parziale: Rai 2 e Rete 4 saranno infatti gli unici due canali che non si potranno più ricevere con il sistema analogico. Consecutivamente, nell'ottobre 2009, passeranno al digitale tutte le reti nazionali e locali. Per ricevere il segnale digitale è necessario o un televisore digitale o un decoder, piccolo apparecchio che si collega alla televisione analogica per non essere obbligati a cambiarla.
L'acquisto imposto sempre provoca reazioni negative. E questo sta accadendo anche in Trentino. Facendo un giro nei negozi di elettronica è presto verificabile: cittadini disorientati che comperano decoder lamentandosi del fatto di doverlo fare. Vorrei non succedesse. Il digitale terrestre dà l'opportunità di guadagnare qualcosa che non ha prezzo: un'informazione più libera, un numero maggiore di idee e opinioni e punti di vista. Anche questo, anzi soprattutto questo, è democrazia.

1 commento:

  1. Appena capisco come installarlo sarà bellissimo vedere tutti quei canali. Non vedo l'ora!

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